Da
quel giorno qualcosa di speciale li unirà e allo stesso tempo si
scontrerà con il loro diventare grandi.
Gli inseparabili è un romanzo in forma di "diario"(lo metto tra virgolette perchè non ci sono date e le varie "regole"- anche se non ci sono regole - che bisogna mantenere per scrivere un diario), alternato fra le pagine scritte da Jake e quelle scritte da Lily.
Jerry Spinelli, si cimenta in questo romanzo nella descrizione del
rapporto fra fratelli, dell'affetto e delle esperienze che li uniscono e
di ciò che poi, crescendo, inevitabilmente li allontana. Se da una
parte Lily sembra voler tenacemente restare attacata al rapporto con
Jake, dall'altra Jake sente il bisogno di costruire delle esperienze
tutte sue con altri ragazzi e attraverso di esse capire qualcosa di
nuovo su stesso. Inizialmente il romanzo sembra voler descrivere la
crescita del rapporto dei due gemelli in maniera lineare, alternando la
visione di Jake e Lily sugli stessi eventi , per poi invece descrivere
l'esperienza del distacco e narrare vicende separate, ma parallele nel
tempo.
In questa seconda fase il romanzo finisce con l'incentrarsi un
po' più sulle vicende di Jake, che è il primo ad allontanarsi dalla
gemella, il quale è molto più concentrato su se stesso che non sul
legame fra gemelli, mentre si osserva lo strenuo tentativo di Lily di
ricostruire una se stessa lontana dal fratello. I gemelli troveranno
entrambi una loro nuova dimensione e in essa un posto per essere
ugualmente uniti. Il libro in definitiva narra una fase "del diventare
grandi".
Gli indivisibili è un libro gradevole, espressamente
rivolto a noi ragazzi a cui consiglio la lettura, senza escludere però chi
ha apprezzato in passato gli altri romanzi di Jerry Spinelli come
Stargirl (che ritengo il suo miglior romanzo e che invece consiglio a
tutti - vedi recensione).
Belli gli spunti di riflessione sugli altri, sulle persone normali
che si nascondono sotto i bizzambi, sulla vita secondo il nonno dei
due gemelli, sul lasciare alla vita la possibilità di accadere. Però
la storia rischia di ingranare davvero troppo tardi, quando ormai il
lettore può già essersi stufato ed essere sceso dal treno. Peccato
perché le fermate verso la fine si fanno più interessanti.
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