A
scuola è diversa dagli altri; la sua classe è formata da due gruppi
ben distinti: gli emo e gli alternativi. Mia e un suo compagno,
Andrea, non appartengono a nessuno di questi due gruppi.
Il padre di Mia è un uomo rigido e severo che privilegia solo
Stella, la sorella di Mia.
Stella
non va d’accordo con Mia, infatti, la tratta male e quasi non la
considera. La madre di Mia, Giovanna, è
una donna sensibile, determinata e molto sicura di sé.
La
famiglia di Mia non condivide quasi niente e infatti i genitori
spesso litigano.
Mia
e Andrea stanno insieme.
Intanto Giovanna e la professoressa Dalle Ore progettano di
aprire un negozio di sartoria (anche se per Mia è molto strano
vedere una sua professoressa amica di sua madre): la Dalle Ore non
insegnerà più (terminerà solo l’anno scolastico) e la madre di
Mia aiuterà la sua amica.
Qualche
mese dopo, in estate, la sartoria è bella, decorata e pronta per
essere riempita di abiti fatti a mano e progettati con cura; Mia,
Andrea e Stella hanno terminato l’anno scolastico e le due ragazze
vanno a trovare il padre, che abita in una vecchia casa di famiglia.
Questo
libro non mi è piaciuto per niente. Ho continuato a leggere sperando
che, andando avanti, il libro mi piacesse di più.
Non
mi è piaciuto perchè, forse la storia molto triste di questa
ragazza non mi ha particolarmente "preso"... Forse il modo
in cui ha scritto l'autrice... Forse le varie parti del libro molto
dettagliate... Ad essere sincera, non lo so. Non consiglio questo
libro.
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