sabato 26 aprile 2014

Sono Solo Mia - Gigliola Alvisi

Mia è una ragazzina di sedici anni che frequenta il liceo artistico.
A scuola è diversa dagli altri; la sua classe è formata da due gruppi ben distinti: gli emo e gli alternativi. Mia e un suo compagno, Andrea, non appartengono a nessuno di questi due gruppi. Il padre di Mia è un uomo rigido e severo che privilegia solo Stella, la sorella di Mia.
Stella non va d’accordo con Mia, infatti, la tratta male e quasi non la considera. La madre di Mia, Giovanna, è una donna sensibile, determinata e molto sicura di sé. La famiglia di Mia non condivide quasi niente e infatti i genitori spesso litigano.
 La madre di Mia si ammala di leucemia e viene portata in ospedale. La situazione in famiglia peggiora, e anche a scuola, infatti Mia non studia più perché è troppo preoccupata per sua madre. Mia racconta della leucemia della madre solo ad Andrea e alla sua professoressa più fidata. Andrea aiuta Mia a studiare e l’accompagna a casa, fino a che diventa un’abitudine stare insieme. Giovanna comincia a dare i primi segni di guarigione e ritorna a casa (anche se dovrà continuare i suoi cicli di chemioterapia) ma l’aspetta una brutta sorpresa: Stella scopre che suo padre ha tradito sua madre e lui è lì per “confessare tutto”. Il padre va via di casa e non se ne sente la mancanza, solo da parte di Stella, che però riesce a superare la situazione.

Mia e Andrea stanno insieme. Intanto Giovanna e la professoressa Dalle Ore progettano di aprire un negozio di sartoria (anche se per Mia è molto strano vedere una sua professoressa amica di sua madre): la Dalle Ore non insegnerà più (terminerà solo l’anno scolastico) e la madre di Mia aiuterà la sua amica.

Qualche mese dopo, in estate, la sartoria è bella, decorata e pronta per essere riempita di abiti fatti a mano e progettati con cura; Mia, Andrea e Stella hanno terminato l’anno scolastico e le due ragazze vanno a trovare il padre, che abita in una vecchia casa di famiglia.

Questo libro non mi è piaciuto per niente. Ho continuato a leggere sperando che, andando avanti, il libro mi piacesse di più.
Non mi è piaciuto perchè, forse la storia molto triste di questa ragazza non mi ha particolarmente "preso"... Forse il modo in cui ha scritto l'autrice... Forse le varie parti del libro molto dettagliate... Ad essere sincera, non lo so. Non consiglio questo libro.

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