Solo perché ho molti
libri e mi piace leggere, non
significa che io sia una GEEK GIRL!
Titolo: GEEK GIRL
Autrice: Holly Smale
Editore: Il Castoro
.....Ed ecco a voi la mia recensione...!
“Mi sento un po’ come Sam nel Signore degli Anelli, un attimo prima che Frodo tiri l’anello nelle fiamme del monte Fato. Ma senza quell’atmosfera magica, e con i piedi un po' meno pelosi...".
Raramente mi è capitato di commuovermi per un libro. Raramente mi è capitato, davanti un libro, di RIDERE dalla prima all'ultima pagina. Oddio, si, mi è capitato, ma per le ragioni più sbagliate. Non parlo infatti di un libro di barzellette sparse, nè degli scritti di Luciana Litizzetto a caso. Soprattutto, non parlo di un libro esilarante per la sua IDIOZIA generale: quelli sono i PEGGIORI, ma per farsi due risate, sono i MIGLIORI in circolazione. Davvero. E dappertutto. Il romanzo di Holly Smale, sbucato dal nulla, con la sua copertina così gioiosa e colorata, e quel titolo così diretto, che è tutto un programma, mi ha fatto ridere - e tanto, tanto- ma per le giuste ragioni. E' quel tipico romanzo su cui spendere parole superflue non è necessario. Importa sapere pochissimo, il giusto. E' SIMPATICO, SCORREVOLE, FRIZZANTE, con un intreccio un po' Disney e una protagonista un po' (tanto) MALDESTRA.
Potrebbero farci un bel film, a pensarci....
E' CARINISSIMO, e cos'altro conta, quando si ha bisogno di allegria e spensieratezza?
Non importa se la storia sia una delle più probabili: conta, come viene raccontata, in questi casi.
Harriet Manners, la protagonista, è una STREPITOSA voce narrante: quindici anni, una testa piena di formule matematiche ed informazioni altamente inutili, gli interessi e gli hobby di una secchiona senza speranza di riscatto - passata dal laboratorio di scienze alle passerelle in un colpo solo, se si vogliono traslasciare ovvio gli scivoloni, le gaffe, e i disastri epici "trasmessi in mondovisione". Lei è una GEEK, Lei sa di esserlo, e ne va anche fiera.
Nella sua stranezza, ci sguazza come una trota salmonata felice, lontana dal nostro forno, dalle pescherie e dalle ricette lampo di Cotto e Mangiato. Impreca nominando invano i sacri frollini al burro, ha una stalker preferito che ha la saggezza di Yoda e un nascondiglio d'eccezione nei cespugli del suo giardino, un quoziente intellettivo altissimo.
Ama gli schemi, le liste e i post-it gialli. Tiene minuziosi schedari delle persone che la odiano e diagrammi a torta sulle bugie da tenere buone a mente. Appunta in segreto i suoi sogni, ma non li condivide con gli altri: troppo strani.
Diventare una modella, invece, è una cosa da ragazze: un sogno normalissimo per la quindicenne media.
Peccato non sia il suo, ma quello di Nat - la sua migliore amica - che da quando aveva dieci anni ha rinunciato ai carboidrati e alle calorie in eccesso, sperando di calcare, un giorno, le passerelle più importanti.
Di Harriet, mi sono piaciuti il suo non fare drammi inutili, la sua assoluta leggerezza, la sua comica presenza. Le sue descrizioni piene di ritmo e ironia di modelle magre come grissini, compagne di classe invidiose, adulti piccoli e insicuri, come bimbi dell'asilo che, con fulminanti battute e toni scemi, mi diventano nell'arco di poche pagine, memorabili creature mitologiche.
Una matrigna premurosa e responsabile, avvocato, che ha un debole per i tailleur eleganti, le cause giudiziarie e i vasi di marmellata, purchè siano di pesche e fragole, non di mele avvelenate; una stilista dal nome impronunciabile che, nel suo metro e mezzo di altezza è un concentrato di malignità e accidia, a metà tra Miranda Priestley e l'epica Edna (degli Incredibili); un papà - molto entusiasta per le ammicanti avance del gaio, molto felice dell'opportunità che sua figlia Harriet può avere...(però, è l'avvocato in famiglia che comanda!)
Geek Girl è un piccolo romanzo di formazione su un'adolescente che trova sè stessa nel più impensato dei luoghi.
La morale è semplice, ma mai banale, è la storia meno paradossale di quello che sembra: è la storia meno paradossale di quello che sembra: Holly Smale e la sua Harriet hanno in comune tanto, compresa un'adolescenza scandita da sfilate, impensate, calcoli ed equazioni. (internet è utile per fare ricerche, e si sa, le cose successe davvero, vengono scritte meglio, e tra l'altro, di getto).
Nella biografia dell'autrice, infatti, si racconta come, a quindici anni è stata scoperta da un'agenzia di modelle, quando i suoi sogni erano soltanto mangiare cioccolato a volontà, giocare ai videogiochi, rimanere un "brutto anatroccolo", ma con una sua personalità, , in un lago di bianchi cigni bulimici.
Ha conservato la sua voce, ha mantenuto sane e salve le sue origini nerd.
Prendetelo, insomma, come il test perfetto per scoprire quanto siete geek da uno a dieci.
Prendetelo, insomma, come il test perfetto per scoprire quanto siete geek da uno a dieci.
Sono una geek. Provate a cercare il significato di "GEEK" su wikipedia...
Lo consiglio a tutte le ragazze Geek, ma anche a quelle Chic. Lo consiglio in più, alle ragazze di IIIC.
E....per ultima, lo consiglio alla prof.ssa Ghiandoni, che, tra l'altro, me l'ha già chiesto in prestito!
Spero che vi piaccia...
RispondiEliminaNon ho ancora capito perchè la terzultima frase mi viene evidenziata...
RispondiEliminaBello il tuo lavoro. Davvero non si può fare a meno di leggerlo. Sulla frase evidenziata non so che dirti, Riguarda il periodo che inizia con "la morale è semplice" (c'è qualcosa che non va). Qualche altra minima imperfezione che non vale la pena di segnalare, ma nel complesso un bel testo! Brava!
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